Cos’è la SEO


La SEO

SEO è la parola più importante e, allo stesso tempo, la più misteriosa e complessa per chiunque si occupi di un sito web.

SEO non è altro che l’acronimo della frase inglese Search Engine Optimization che in italiano significa ottimizzazione per i motori di ricerca: costituisce il fattore principale di posizionamento di un sito in un motore di ricerca (anche se in genere si parla di SEO per Google, essendo questo il motore di ricerca più importanti, queste regole valgono anche per altri motori).

Quando vogliamo ricercare qualcosa su Google – che sia un’informazione, un posto, un prodotto – noi digitiamo delle parole o una frase all’interno della stringa di ricerca e ci compaiono dei risultati, su diverse pagine.

Il posizionamento di un sito per una certa parola o frase chiave, in una certa posizione (nella prima o ultima pagina di Google) dipende proprio dalla SEO.

La SEO quindi consiste in un complesso di attività di ottimizzazione di un sito web il cui scopo è quello di migliorare la posizione di un sito nei risultati organici di un motore di ricerca, che può essere Google ma anche Yahoo!, Bing e via dicendo.

Il processo di ottimizzazione SEO serve quindi per far comparire prima possibile nelle pagine del motore di ricerca un sito per una certa parola chiave, per avere più lettori, utenti, più interazioni e nel caso si tratti di vendita di prodotti e servizi, più fatturato.

Per poter impostare la SEO bisogna tenere conto di diversi fattori che ora andremo a vedere.

Non potremo di certo concludere tutto il complesso argomento della SEO, che del resto è sempre in movimento, in poche pagine: chiunque sia interessato alla SEO di conseguenza è tenuto a studiare ed approfondire, se necessario per mezzo di un corso online, questo complesso ma interessante argomento indispensabile per poter creare e mantenere un sito online.

Cos’é la SEO?

Abbiamo visto la definizione di SEO, ma praticamente in che cosa consiste? Se dovessimo declinare il senso della SEO in qualche punto pratico, esso consiste nei lavori di:

Ottimizzazione teorica. In sostanza perché un sito sia ottimizzato SEO il motore di ricerca deve trovarlo e indicizzarlo. L’ottimizzazione lato SEO della struttura tecnica del sito riguarda il codice HTML, la struttura e l’albero dei contenuti e via dicendo.

Creazione di contenuti di qualità. A lato dell’indicizzazione del sito, i contenuti testuali e di immagine o video di un sito devono essere ottimizzati SEO per poter essere rintracciati e posizionarsi.

Non solo: è importante anche che siano di alta qualità, perché se verranno apprezzati anche dagli utenti, Google ne terrà conto nel posizionamento del sito.

Promozione per mezzo della seo off-site. Vedremo che esiste una SEO on site ed una off site che consiste sostanzialmente nel link building, ovvero nell’essere citati da parte di altri siti, il che è simbolo di autorevolezza e qualità dei contenuti ed è quindi un fattore importante per andare sempre più in alto nella lista dei siti (SERP).

SEO e SEM

A latere della SEO si sente spesso anche parlare di SEM, un tema correlato altrettanto importante. Si tratta dell’acronimo di Search Engine Marketing, ovvero di marketing per mezzo dei motori di ricerca, e la SEM in senso ampio ‘incorpora’ la SEO.

Con la SEM è possibile anche sfruttare meccanismi di marketing dei social o dei motori di ricerca (il più noto senza dubbio è Google ADS). Una strategia SEM davvero completa è dotata anche di una strategia SEO a fianco delle pratiche di marketing che servono per spingere sempre più in alto un sito sui motori di ricerca e per migliorare le sue interazioni con gli utenti, in termini di quantità e di qualità.

La SEO per Google: cosa è?

Le regole SEO sono create per cercare di migliorare il posizionamento sul motore di ricerca più importante: Google.

Dato che Google è il motore di ricerca più importante al mondo, quello maggiormente usato, è del tutto naturale che le regole SEO siano create per cercare di tenere conto dell’algoritmo di Google, delle sue regole, dei suoi aggiornamenti e di quello che Google considera ok o ko nella sua gestione personale della SEO.

Come sappiamo, Google ha diverse pagine: per ogni parola chiave cercata, ci sono quindi diverse posizioni in cui è possibile finire.

Più si è vicino alla prima pagina, maggiore è il lavoro SEO di qualità fatto, maggiori le interazioni con gli utenti (che infatti si limitano a ricercare i risultati, nella maggioranza dei casi, nelle prime tre pagine di Google).

Quando si tratta di scegliere in che posizione mettere i siti secondo una certa keyword, Google usa degli algoritmi il cui funzionamento non è del tutto noto.

Google scansiona il web con dei programmi, i crawler, alla ricerca dei contenuti. Questi programmi setacciano in continuazione il web premiando i contenuti di qualità e penalizzando quelli che giocano sporco o che scrivono contenuti duplicati e di scarsa qualità.

Sulla base dei risultati di questo procedimento, Google indicizza i siti e poi effettua il posizionamento che dipende da una serie di fattori (non tutti noti) che per Google sono sostanzialmente rispetto delle regole SEO e qualità del contenuto.

Lo scopo di Google è uno solo: offrire all’utente la miglior esperienza, i contenuti ritenuti più di qualità rispetto alla parola chiave che sta cercando.

L’utente, quando cerca su Google un risultato (es. ‘hotel economici a Genova’) si aspetta che vengano proposti dei risultai di qualità e pertinenti con la sua richiesta.

Ecco perché Google tiene in considerazione anche e soprattutto questo aspetto nelle sue regole SEO. Non conta solo l’aspetto tecnico della SEO, come vedremo, ma anche la qualità, l’originalità e la struttura tecnica stessa dei contenuti, nonché le citazioni (backlink) nel web.

SEO on site e off site

Come abbiamo preannunciato, si distinguono due tipologie di SEO: quella on site e quella off site (detta anche SEO on page ed off page).

La SEO on site consiste nell’attività SEO che viene effettuata all’interno di un sito: l’ottimizzazione del codice HTML, della struttura, l’ottimizzazione dei contenuti di testo (articoli, guide, notizie) e dei contenuti immagine e video tenendo conto delle parole chiave, ma anche altri fattori tecnici come la velocità del sito, l’avere o meno un sito che sia disponibile anche su dispositivi mobili, l’affidabilità del server, anzianità del dominio sono fattori di SEO on site.

Si parla invece di SEO off site con riferimento alla SEO ‘esterna’ al sito. In genere, si fa riferimento ai c.d. backlink, ovvero a dei link su siti diversi da quello di riferimento che rimandano al proprio sito. Questo è un segno di affidabilità per Google: il fatto di essere citati da altri siti web infatti garantirebbe che l’articolo citato è di esempio, è di qualità, e via dicendo.

Attenzione però, la pratica del link building, che mira a cercare di ottenere link da altri siti a pagamento, è considerata male da Google e può dare adito a delle pesanti penalizzazioni. Le penalizzazioni SEO sono molto pericolose e per questo è necessario cercare di fare SEO in modo pulito.

SEO on site e SEO copywriting

L’ottimizzazione del sito con la SEO on page consiste nella gestione corretta del codice sorgente HTML, che è quello che viene letto dal browser, e del tag title. Bisogna anche curare il testo, sia lato SEO che nei grassetti e paragrafi, la meta tag description (che non incide direttamente sulla SEO ma che è importante per poter spingere le persone a fare click sul vostro contenuto e magari non su quello di un concorrente).

Vanno curati i Tag Heading H1, H2 e via dicendo che servono per strutturare il testo. Non dimentichiamo che Google guarda molto alla qualità del contenuto, spesso infatti si dice che per la SEO ‘Content is the king’ ovvero il contenuto è ciò che davvero influisce sul posizionamento. Sì quindi a contenuti di qualità che siano originali, scritti bene e senza errori, senza duplicazioni, possibilmente lunghi e formattati bene.

I contenuti che durano nel tempo e che vengono aggiornati al bisogno e quelli che forniscono un valore reale per l’utente sono quelli che Google gradisce (e premia) di più lato SEO.

In questo caso si parla di SEO copywriting (insieme al Copywriting Persuasivo….)che è uno dei fattori fondamentali per poter migliorare il posizionamento di un sito nei motori di ricerca.

I contenuti sono il cuore della SEO, e Google riesce a leggere i contenuti testuali, a capirne il significato ed anche ad attribuire ai testi un punteggio a seconda della loro leggibilità, coerenza, correttezza e pertinenza rispetto alla frase o parola chiave cercata.

Ecco perché il contenuto è sempre il cuore della SEO Google in quanto influisce direttamente sull’esperienza utente e sulla qualità della stessa.

I punti principali della SEO

Ma quali sono i punti principiali ai quali un SEO specialist fa riferimento quando deve impostare una strategia SEO? Ce ne sono di diversi, e quelli più importanti in assoluto sono le parole chiave.

La parola chiave è quella che un utente inserisce su Google quando ricerca un prodotto, servizio o informazione. I siti vanno quindi ottimizzati secondo le singole parole chiave in modo da comparire fra i primi quando un utente effettua una ricerca.

Ovviamente le parole chiave possono avere una concorrenza più o meno alta, a seconda. Alcune (come ‘hotel a Roma’) hanno una concorrenza altissima, sono troppo generiche e di conseguenza è sconsigliato cercare di indicizzare un sito tenendo conto di queste keyword che hanno a che vedere con una concorrenza troppo elevata.

Meglio cercare delle parole più di nicchia per avere traffico sul sito.

Meglio scegliere un numero maggiore di parole chiave specifiche e più di nicchia che poche generiche, se si cerca di indicizzare al meglio un contenuto.

La strategia SEO per le parole chiave, che è una delle più importanti in assoluto per posizionarsi, viene studiata dai SEO Specialist con grande attenzione usando anche strumenti e software per ricercare sinonimi, parole chiave meno usate e via dicendo.

Penalizzazioni SEO: che cosa sono 

Un vero SEO specialist ha paura innanzitutto delle penalizzazioni SEO, che sono delle penalità che Google infligge ai siti che non rispettano le regole.

In sostanza, se si cerca in modo fraudolento e violando il principio supremo di Google (quello della qualità dell’esperienza dell’utente) ad arrivare in cima alla SERP, si rischia una pesante penalizzazione.

Gli algoritmi di Google sono sempre più raffinati e quindi riescono quasi sempre a scovare i siti che hanno usato tecniche SEO truffaldine per cercare di migliorare il loro posizionamento.

Una penalizzazione SEO può essere quella della perdita dell’indicizzazione, oppure della perdita della posizione, del ban del sito: si tratta di penalità spesso pesanti che richiedono un lavoro di mesi o anni per migliorare di nuovo e riconquistarsi un posto nella SERP.

Le tecniche di SEO black-hat sono quelle che comportano delle penalità anche pesanti da parte di Google.

Le tipologie di penalizzazione SEO possono essere diverse. Quelle tipiche usate da Google sono:

Eliminazione manuale del sito. In questo caso il sito sparisce dall’indicizzazione Google e non lo trovate più. Si tratta di una penalità grave che in genere viene comminata per lo spam che viene generato dagli utenti, oppure per link non naturali (come dicevamo, si tratta del caso di link building innaturale, a pagamento, incoerente). Può avvenire anche nel caso di siti con contenuti non originali, duplicati, o privi di valore per l’utente, pagine automatiche, copia di contenuti di altri siti (considerato molto grande da Google), comandi di re-indirizzamento non ammessi, o la pratica del black Hat che consisteva nello scrivere una quantità enorme di parole chiave nel fondo del sito, che poi, rese dello stesso colore dello sfondo, diventavano invisibili. In questo modo si cercava di manipolare i motori di ricerca per posizionarsi in alto. 
In genere quando si subisce la rimozione manuale del sito è Google stesso che indica come fare per riparare a questa punizione.

Penalizzazione automatica. In questo caso, a differenza di quello appena visto, non è una persona fisica che si occupa di penalizzare il sito ma l’algoritmo di Google. Se notate che i dati del traffico organico su Google Analytics sono completamente crollati, potreste essere stati vittima della penalizzazione.

Per cercare di recuperare da una penalizzazione può essere indispensabile rivolgersi ad un SEO specialist che, una volta individuate tutte le mancanze del sito, potrà aiutarvi a ricreare una strategia di SEO pulita per conquistarsi senza rischi una posizione migliore nei motori di ricerca.

 

 


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