Sommario
Quando si fa riferimento alla Due Diligence Legale, si considera un’attività professionale che ha lo scopo di raccogliere quante più possibili informazioni rispetto ad un certo soggetto giuridico (target) e creare un report a riguardo con valutazione positiva o negativa.
Questa tipologia di indagine trova la sua applicazione nel campo delle fusioni, acquisizioni, processi di M&A ed anche collaborazioni fra società, ed in generale all’interno di tutte le operazioni di natura straordinaria ma non solo (anche operazioni e collaborazioni commerciali, finanziarie). Nello specifico lo scopo è quello di valutare la situazione giuridica del soggetto dal punto di vista attivo e passivo, criticità, rischi, problemi, organizzazione.
L’importanza della Due Diligence in ambito legale è primaria per comprendere in modo più oggettivo possibile la situazione legale-finanziaria e commerciale della controparte e poter valutare anche la sua solidità ed affidabilità. Essa si compenetra anche con analisi di tipo finanziario ed economico, per avere uno sguardo completo e oggettivo sul quadro dell’azienda.
Questo ramo della Due Diligence non è solo uno strumento di conoscenza, ma anche uno strumento di prevenzione. La sua adozione consente di poter evitare attività straordinarie che siano in qualche modo dannose per la società e che possano ledere, dal punto di vista economico, legale o reputazionale, alla stessa.
La Due Diligence Legale viene effettuata da professionisti che vengono incaricati da una società di svolgere un lavoro di investigazione indipendente per la produzione di un report più oggettivo possibile sulla situazione legale della controparte, allo scopo, se il risultato è positivo, di redigere una lettera d’intenti, un’offerta o una proposta per perfezionare l’operazione finanziaria o commerciale.
Scopo della Due Diligence Legale
All’interno della Due Diligence Legale rientrano una serie di campi di indagine, che nella maggioranza dei casi includono:
- informazioni sulla struttura societaria (es. visura camerale, atto costitutivo, bilanci degli ultimi anni, e via dicendo).
- Informazioni sul patrimonio sociale dell’ente e sulla proprietà industriale (es. beni immobili e mobili registrati, e titolarità effettiva degli stessi da parte della società).
- Contratti in essere, accordi commerciali, contratti di garanzia, finanziamento.
- Sistema di compliance rispetto al d.lgs. 231/01 (modello organizzativo e gestionale). Si tenga infatti conto che esistono modalità di ‘“rasmissione della responsabilità 231” che devono essere conosciute prima di ogni acquisizione o fusione. Inoltre è importante valutare se l’azienda target sia o meno compliant rispetto a questa normativa.
- Sistema di compliance rispetto alla normativa sulla privacy e sul GDPR.
- Autorizzazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione (esistenza di convenzioni con la PA e di autorizzazioni da parte di enti pubblici).
- Contenzioso (in particolare analisi del contenzioso attivo e valutazione delle possibilità di esito del giudizio).
- Concorrenza (disciplina da AGCM, normativa sulla concorrenza).
Fase di Screening e fase Operativa
La Due Diligence Legale può essere sostanzialmente divisa in due fasi ideali: quella di screening e quella operativa.
All’esito delle attività di Due Diligence Legale viene redatto un report oggettivo da parte dei professionisti, che ha lo scopo di fornire tutte le informazioni richieste dal committente allo scopo di valutare l’opportunità e nel caso le condizioni economiche e organizzative di un accordo, collaborazione, operazione straordinaria.
Il report della Due Diligence Legale contiene eventuali profili di rischio dal punto di vista legale che siano stati rilevati nel corso dell’attività di due diligence, eventuali suggerimenti per poter mitigare questi rischi.
Lo scopo della Due Diligence Legale è quella di permettere alla società di agire in modo consapevole conoscendo tutti gli aspetti della società, lo stato di salute dal punto di vista legale e non solo (dato che l’aspetto legale è spesso correlato a quello reputazionale). Essa permette di limitare il rischio di procedere ad operazioni con aziende che siano esposte in modo medio grave al rischio di non conformità.